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Galdi: un’azienda che sperimenta… e divulga

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Quando ho creato il metodo, volevo fosse immediato e facilmente trasferibile. A distanza di anni, sembra che il cerchio si sia chiuso! Venerdì 10 novembre, Galdi, una delle prime imprese ad aver sperimentato Ain’t a Game, ha infatti tenuto una lezione all’Università di Padova sul metodo stesso! Ma andiamo per step.

GALDI COME CASO DI MARKETING

Correva l’anno… 2014. All’epoca, stavo gestendo a contratto un’attività didattica di supporto all’interno del corso di Marketing tenuto dalla professoressa Silvia Sedita, dedicato agli studenti della laurea triennale in Comunicazione del Dipartimento FISPPA dell’Università di Padova.

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Galdi, da buona azienda sperimentatrice, si presta a far da “cavia”: partendo dalla sua realtà gli studenti elaborano un piano marketing con diverse proposte, anche molto unconventional.

SPERIMENTARE I DECK AIN'T A GAME

L’anno successivo, Galdi, con la mia facilitazione, sceglie di sperimentare l’uso dei deck Ain’t a Game, che all’epoca erano ancora in fase di prototipazione. Un percorso che nel tempo porterà a diverse evoluzioni in azienda, e continua ancora oggi, sperimentazione dopo sperimentazione.

galdi gamification

Ain’t a Game IN UNIVERSITÀ

Sempre nel 2015, torno in Università di Padova, per un altro incarico e un altro corso integrativo, quello di Advanced Marketing in lingua inglese, dedicato agli studenti Erasmus della laurea magistrale in Business Administration del DSEA “M. Fanno”. In quell’occasione, i ragazzi stessi hanno modo di conoscere e di sperimentare direttamente l’uso dei deck Ain’t a Game all’interno di un laboratorio.

*Il metodo inizialmente si chiamava PEOPLE BRANDING. Dal 2020 è diventato AIN’T A GAME.

IL METODO, SPIEGATO DA CHI LO HA PROVATO

Cosa è cambiato questa volta? Che a fare lezione non c’ero più “io”, ma Galdi stessa! Per desiderio della Prof. Sedita, sempre molto attenta a portare elementi di praticità ed esperienze di vita aziendale vissuta in aula, venerdì 10 novembre 2017, sulla cattedra è infatti salita Luisa Binotto, Sales e Marketing Assistant dell’azienda.

L’argomento? La profilazione clienti, spiegata mostrando il metodo di analisi e le azioni attuate da Galdi, generate proprio dall’applicazione di uno dei nostri deck! Una di queste, focalizzata sull’aiutare i piccoli produttori locali a diventare indipendenti attraverso un pacchetto di offerta specifico, è stato tradotta in un Video Case History Galdi e citata dal Prof. Stefano Micelli in un articolo su Nova del Sole 24 Ore dedicato a Galdi come esempio per l’industria 4.0. A ogni modo, di materiale e di cose da raccontare ce n’erano. E gli studenti davano segno di volerne sapere di più. Quindi un gran plauso va a Luisa che al termine dell’intervento ha confidato:

Spiegare tutto il processo di profilazione, il percorso effettuato con l’Experience Journey, il “deployment” dei touch point digital (comprensivi di momento medaglia) e le attività realizzate e programmate a supporto della strategia, avrebbe necessitato di più tempo. Spero sia passato bene il messaggio.

Io credo di sì. Grazie Luisa.

Copy Credits Marcello Vignola.

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