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Il pozzo della saggezza tra vecchia e nuova scuola di marketing

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Vi tranquillizzo subito. No, non è uno di quei post che contrappone la “vecchia scuola di marketing” alla “nuova scuola di marketing” (sempre ammesso che questa demarcazione esista in concreto). E’ solo una riflessione sul/di buon senso.
Tornando indietro al passato, la promozione dei propri affari si presentava più o meno così:

  • Avviare il proprio business; aderire alla camera di commercio; incaricare qualcuno per la progettazione dei biglietti da visita e di una brochure …aspettare che il telefono squilli.
  • Vendere, vendere, vendere.
  • Spedire un po’ di  direct mail …aspettare che il telefono squilli.
  • Vendere, vendere, vendere.
  • Distribuire Flyer nei parcheggi in città …aspettare che il telefono squilli.

La vecchia scuola di aspettare seduti che il telefono squilli poteva davvero risultare sconcertante (e forse c’è qualcuno che la usa ancora). Oggi ci sentiamo molto meglio, non è vero? Dobbiamo solo lanciare un prodotto, premere qualche tasto sui social media, e poi aspettare che gli ordini inizino a piovere direttamente sul nostro conto corrente.

Salvo poi dubitare che il pulsante di acquisto sia rotto… e tornare a stampare dei nuovi biglietti da visita.
Tornare alla “vecchia scuola” non è una cosa così negativa. Dipende da come ci si torna, certo non con la strategia Flyer e …vendere vendere vendere, ma una rinfrescatina, ogni tanto, al “pozzo della saggezza” per vedere cosa funziona davvero per il nostro business, non è poi una cosa così terribile.

scuola di marketing? Sempre verde

Il servizio clienti, un ciclo di vendita affidabile e la costruzione di relazioni sono necessari sia che le strategie di marketing siano vecchia scuola o nuova scuola.

Assumendo che abbiate un prodotto o servizio che il mondo sta aspettando, come si fa ad emergere in un’arena caotica, rumorosa e affollata? Servono strategie ben levigate per la creazione di un messaggio chiaro e conciso che venga notato e ricordato, che sia:

  • Intelligente: non passa mai di moda (ma non troppo intelligente).
  • Unico (ma non così unico che ci faccia lottare per educare le persone prima che acquistino).
  • Outside-in: che offra ciò che il cliente vuole (quello che vuole veramente, non ciò che si pensa che voglia).

Branding

Se siete quell’azienda con qualcosa che il mondo sta aspettando, la vostra strategia di branding è fondamentale. Il brand è tutto ciò che la rende unica nel suo genere, pertinente, irresistibile e convincente per il mercato.

Non c’è mai stato un momento più importante per costruire il vostro marchio, specie se fino a ieri vi occupavate di forniture conto terzi. Oggi, non importa in quale business voi siate, i clienti sono on-line e sanno quello che fate e chi potrebbe farlo al posto vostro. Non c’è mai stato un momento più importante per distinguersi e assicurarsi che i clienti scelgano voi, consiglino voi e restino con voi.

Branding è il dialogo sulla fiducia e sulle aspettative tra voi e i vostri clienti. Capita che spesso non sia un dialogo nel vero senso della parola, ma la conversazione è li fuori, indipendente da voi. Potete soltanto provare ad influenzarla, fornendo loro gli strumenti per ricordare.

Le parti essenziali del vostro marchio comprendono decine di punti di contatto: biglietti da visita, carta intestata, piedini delle email, fatture, presentazioni aziendali, gadgets, web, portafoglio clienti, blog, video, social media, ecc. , compreso quello che non viene espressamente detto.

Il vostro marchio non è solo una questione di colori, stile e coerenza del messaggio, ma è anche la promessa associata a tutti i componenti fisici che avete scelto per rappresentare il vostro prodotto o servizio. Una combinazione di posizionamento funzionale e percepito.

La promessa è l’emozione che si vuole trasmettere! La vostra promessa è un accordo con i clienti sul fatto che siete davvero la scelta migliore e che la fiducia che stanno riponendo in voi non sarà tradita.

Il marchio è un’esperienza. È quello che fa spiccare tra la folla. È la promessa di essere in un certo modo, fornire i prodotti o servizi in un certo modo, correggere gli errori o le delusioni in un certo modo.

Aggiungete un po' di Va Va Voom

Il Va Va Voom vi aiuterà ad aggiungere i valori, le passioni e punti di forza per una strategia di branding più efficace.

va va voom

La prima “V” è per VETTORE, il che significa decidere una rotta e scegliere un percorso. Prendetevi il tempo per stabilire dove siete, dove state andando e, una volta ​​lì, se vi piace.

La seconda “V” è per VITALITÀ. Sarà necessario esibire tutto il coraggio e l’energia che si riesce a raccogliere non solo per far stare in piedi la vostra promessa, ma per distinguersi dalla concorrenza. L’audacia, l’intensità e l’entusiasmo che dovrete esprimere in tutta la vostra comunicazione sarà un segnale che la gente si ricorderà! E già che ci siamo, provate a vedere cosa fare per garantire di essere effettivamente la scelta migliore.

La “V” in Voom è per la VISIONE. La qualità della vostra visione determina la creatività, la qualità e l’originalità delle vostre idee e soluzioni. Una forte visione dovrebbe allargare le aspirazioni, aiutare a uscire della vostra zona di comfort e aprire gli occhi a ciò che è possibile.

La “M” in Voom è per la MISSIONE. Una mission è una breve descrizione di ciò che si vuole mettere a fuoco, ciò che si vuole realizzare e chi si vuole diventare nei prossimi anni. È un modo per mettere a fuoco la vostra energia, le vostre azioni, comportamenti e decisioni verso le cose che per voi sono più importanti.

Per quelli che fanno caso alle consonanti – cos’ è rimasto in Va Va Voom? Un paio di A e una coppia di O. aaaa, oooo. O meglio ancora, ooo aaa. Il Va Va Voom è come il maiale, non si butta via niente e infatti, provate a chiedervi: Qual è la “ooh, ahh” che si vuole trasmettere? Quel “Wow” è quello che ti rende diverso!

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