Continuano gli Spritz-up, gli appuntamenti di contaminazione con i colleghi (e non solo), all’insegna della leggerezza, delle relazioni, dello scambio di idee e della tradizione veneta tra alcol e cicchetti. Oggi ho sorseggiato un buon vino con Valentina Cambareri che mi ha parlato di inbound marketing, un “nuovo “approccio al marketing on line, il cui obiettivo è che l’azienda sia trovata dai potenziali clienti grazie ai contenuti di qualità prodotti e condivisi. Vi lascio al suo racconto:
Cos'è l'Inbound Marketing?
Negli ultimi anni, l’evoluzione delle dinamiche di mercato e il cambiamento nei comportamenti dei consumatori hanno portato alla nascita di nuove strategie di marketing online più efficaci e mirate. Una di queste è l’inbound marketing, un approccio che si focalizza sulla creazione di valore, coinvolgimento e relazioni a lungo termine con i clienti.
Si tratta di una metodologia che si concentra sull’attrarre e coinvolgere i potenziali clienti attraverso la creazione di contenuti di qualità, pertinenti e utili. A differenza del tradizionale marketing “outbound” (o “interruttivo”), che interrompe gli utenti con messaggi pubblicitari invasivi, l’inbound marketing cerca di attirare l’attenzione delle persone offrendo loro informazioni e risorse che siano rilevanti per i loro interessi e bisogni.
Basta caccia al cliente quindi? Fine dell’invasione del suo cyberspazio vitale con infinite pubblicità, banner, popup, talvolta davvero fastidiosi?
I Pilastri dell'Inbound Marketing
L’inbound marketing si basa su quattro pilastri fondamentali:
1. Attrarre
La fase iniziale è quella dell’attrazione. Si tratta di creare contenuti di valore, come articoli, video, podcast e infografiche, che rispondano alle domande e ai problemi delle persone. Questo approccio non solo cattura l’attenzione del pubblico, ma dimostra anche l’esperienza e l’autorità del brand nel settore.
2. Coinvolgere
Una volta attirati gli utenti, è importante coinvolgerli attraverso contenuti interattivi e stimolanti. Questo coinvolgimento può avvenire tramite social media, commenti sui blog, sondaggi e altre attività che incoraggiano l’interazione diretta con il pubblico.
3. Convertire
Una volta che gli utenti sono coinvolti, l’obiettivo è convertirli in lead, ovvero potenziali clienti interessati ai prodotti o servizi dell’azienda. Questo passaggio avviene spesso attraverso la raccolta di informazioni di contatto in cambio di risorse di valore, come guide o e-book.
4. Deliziare
L’ultimo pilastro dell’inbound marketing è la fase di delizia. Una volta che i clienti sono stati acquisiti, è importante continuare a fornire valore e supporto. Questo può avvenire attraverso contenuti educativi, assistenza clienti di alta qualità e interazioni personalizzate che fanno sentire i clienti apprezzati e importanti.
Vantaggi dell'Inbound Marketing
L’inbound marketing offre numerosi vantaggi rispetto alle strategie di marketing tradizionali:
1. Fiducia e Credibilità: creando contenuti informativi e utili, le aziende dimostrano la propria conoscenza del settore e guadagnano la fiducia dei potenziali clienti.
2. Costi Ridotti: richiede un investimento iniziale nella creazione di contenuti, ma nel tempo può generare risultati duraturi senza l’alto costo delle campagne pubblicitarie tradizionali.
3. Coinvolgimento Autentico: consente di stabilire connessioni autentiche con il pubblico, in quanto le persone sono attirate dai contenuti e scelgono di interagire.
4. Targeting Preciso: consente alle aziende di raggiungere un pubblico specifico e interessato, riducendo gli sprechi di risorse su persone non interessate.
l’inbound marketing funziona? 3 Elementi Chiave
Diventa una strategia efficacie nel momento in cui acquistiamo consapevolezza circa il mercato i cui operiamo, in quale fase di vita il prodotto si trova, ma sopratutto relativamente al nostro pubblico di riferimento. Se l’obiettivo infatti è quello di attirare un utente nel nostro sito web e poco a poco trasformarlo in cliente fidelizzato, è evidente che prima di tutto dobbiamo conoscere il nostro target, quali sono i suoi bisogni, i gusti, gli interessi le passioni. Questa analisi è impegnativa ma solo dopo averla fatta saremo in grado di produrre contenuti di qualità che attraggano e che siano in grado di coinvolgere il nostro utente.
La comunicazione pianificata dovrà essere perciò creativa, sociale e multicanale, mantenendo sempre aperti gli occhi sulle nuove tendenze della rete, che come sappiamo è in costante e continua evoluzione. E i costi? Secondo Hubspot i costi dell’inbound marketing possono essere il 62% inferiori rispetto a quelli dell’outbound marketing, ovvero la strategia più tradizionale si basa su un messaggio direzionato unicamente verso il cliente.
Per adottare con successo l’Inbound Marketing, occorre concentrarsi su tre elementi fondamentali:
Blog Coinvolgente: Un blog regolarmente aggiornato è un potente strumento per condividere contenuti di valore, tutorial e consigli. I commenti consentono interazioni dirette con gli utenti, stabilendo fiducia e coinvolgimento.
Social Network Strategici: Utilizzare strategicamente i social network permette di diffondere i contenuti del blog e interagire con il pubblico. La scelta dei social network deve essere mirata al pubblico target.
SEO e Ottimizzazione: La SEO migliora la visibilità del sito web. Ottimizzare le parole chiave e migliorare l’usabilità del sito sono essenziali per attirare il pubblico giusto.
Implementare con successo l’Inbound Marketing richiede tempo e dedizione, ma generare contenuti di qualità focalizzati sul pubblico genera relazioni autentiche e durature.
Grazie Valentina! E’ stata una bella chiacchierata su temi che appassionano entrambi.
E voi… che ne pensate dell’inbound marketing? Solo una nuova parola di moda o un approccio valido per l’online?
1 Comment
penso che sia semplicemente marketing, cambiato solo di nome. Quello del targeting e posizionamento.