Continuano le interviste del ciclo Agire Oggi ideato dal team Enablers per raccogliere le testimonianze degli imprenditori che hanno affrontato la situazione di contingenza che abbiamo appena vissuto, e stiamo vivendo. Oggi sentiamo la voce di Giorgio Zanchetta, Presidente di Anodica Trevigiana S.p.A., azienda impegnata nell’offrire soluzioni estetiche ad alto valore aggiunto, con decenni di storia imprenditoriale alle spalle.
All’inizio dell’intervista Giorgio conferma che la pandemia ha creato una nuova difficoltà, mai provata nella sua vita imprenditoriale. Infatti, la chiusura totale per tre settimane dello stabilimento, oltre ad essere una novità, causerà ovviamente un calo di fatturato che difficilmente sarà recuperabile entro fine anno, in base alle previsioni attuali. Lo scenario oggi, a maggio, è più rosa di un mese fa grazie alla velocità della ripresa della domanda. Il presidente ci racconta che gli ordini stanno arrivando, ma sono ancora sotto di un 10% rispetto al 2019. Lo scenario è molto incerto, instabile, e ogni settimana devono rivedere la loro strategia e i loro piani operativi.
Quale strategia con uno scenario incerto?
Successivamente, abbiamo chiesto a Giorgio se hanno già individuato le nuove esigenze di mercato che la pandemia ha creato. Lui ce ne evidenzia tre:
- Gli e-commerce vanno di più dei sistemi di distribuzione tradizionale di elettrodomestici. La comodità di acquistare da casa, sperimentata da molte persone, resterà anche nei prossimi anni.
- La value chain oggi chiede fornitori più affidabili e sicuri. Le aziende stanno raddoppiando le fonti di fornitura, soprattutto per le forniture strategiche per l’azienda.
- Oggi il servizio conta di più del prodotto stesso. E inoltre la sicurezza stessa del prodotto deve essere comunicata. I clienti hanno bisogno di essere rassicurati, anche con un confronto diretto. Oggi la sfida è “farsi pagare” il maggior servizio in un modello di business di un’azienda che vende “pezzi” (o “tochi” come si dice in Veneto).
Nuove esigenze all'orizzonte
La quarantena ha come risultato non solo una perdita di ricavi per il 2020, quindi un impatto economico non previsto, ma anche un impatto psicologico per tutti i dipendenti di Anodica. Giorgio ci dice anche che tutti i sogni e le aspirazioni precedenti sono stati immediatamente cancellati, perciò serve ricostruire, ripensare la strategia da zero. Nonostante i livelli di produzione siano sotto a quelli del 2019, c’è ancora una sensazione di sovraccarico di lavoro, c’è incertezza e ansia, perché la pandemia ha influenzato anche il modo di lavorare, il day-by-day. Secondo Giorgio la reazione deve esserci anche dal punto di vista psicologico, oltre che finanziario.
Questa riflessione è stata rivolta all’interno per capire se, in casa, ci fosse già qualcosa di utile da sfruttare per migliorare la competitività delle linee di produzione. Qualcosa che negli anni precedenti non aveva mercato e oggi poteva essere riconsiderato. Hanno ripescato dal cassetto un brevetto di anodizzazione antibatterica, che all’epoca non aveva trovato la giusta spinta per la commercializzazione, ma che ora potrebbe avere più mercato nel settore in cui Anodica opera. Perciò è partito il processo per poter creare nuove opportunità di business grazie a questo investimento del passato.
Una nuova opportunità di business
Come ridurre gli impatti negativi del lockdown sulle persone, sui dipendenti e sul sistema azienda? Il pensiero di Giorgio, da veterano dell’innovazione, è stato di non accettare che le mascherine e il distanziamento fossero una zavorra inutile per il lavoro dei prossimi mesi. Ha iniziato a pensare ad un futuro privo dell’handicap della mascherina, un futuro migliore, con più igiene e sicurezza, di maggior qualità e con migliori prestazioni aziendali.
Il nuovo mantra è Build Back Better (BBB), in pratica “ricostruiamo meglio di quanto abbiamo fatto prima”. Come si fa dopo un evento catastrofico naturale (un terremoto, uno tsunami), non ci accontentiamo di spostare le macerie, ma ricostruiamo le città con la volontà di vivere meglio di prima, usando anche la tecnologia.
Anodica utilizza il BBB in modo più intensivo, e il digitale li sta aiutando a superare il distanziamento, migliorando le relazioni anche all’interno della fabbrica e creando canali diretti di comunicazione.
Il primo esempio: non potendo più fare i meeting giornalieri in logica Lean, i meeting oggi sono digitali, registrati come podcast e condivisi anche con gli operai del turno di notte, che prima non riuscivano a coinvolgere. Quindi l’effetto positivo dell’uso del digitale c’è già stato: con un podcast raggiungono più persone e si ottimizza il tempo degli stessi meeting.
Il secondo esempio: l’assemblea mensile con i dipendenti si è trasformata in un messaggio video via whatsapp. Giorgio ci dice:
“le mie comunicazioni possono raggiungere tutti, anche chi quel giorno non c’era fisicamente in azienda o non ha voglia di leggere un messaggio scritto in bacheca. Inoltre, tutti i dipendenti possono rispondere al messaggio, e questo crea un canale di comunicazione diretto tra la dirigenza e i dipendenti.”
Il BBB raccontato da chi lo usa e lo vive
Il periodo di lockdown ha anche insegnato qualcosa a tutti. Giorgio condivide questi insegnamenti preziosi:
- non prendere alla leggera i primi segnali, anche se deboli, di crisi per arrivare più preparati all’impatto;
- a non sottovalutate la sensibilità delle persone. Gli imprenditori hanno una propensione al rischio più alta e l’errore sta nel sottovalutare la sensibilità degli altri. Il dovere dell’imprenditore è anche di corrispondere il maggior bisogno di rassicurazione delle persone intorno a lui;
- la crisi scombina la vita e il lavoro delle persona, e riprendere l’ordine delle priorità non è banale. Anche le nuove attività possono essere stressanti, perchè hanno un impatto sulle nostre vite e spesso non si sa cosa lasciarsi dietro “del vecchio”. È importante, quindi, curare l’allineamento delle priorità d’azione per tutti i dipendenti; far ritrovare il “senso della settimana e del mese”, soprattutto grazie alla guida dell’imprenditore.
Cosa abbiamo imparato
Impatti negativi, nuovi scenari, nuovi insegnamenti, nuove richieste di mercato. Quali sono quindi oggi le priorità di innovazione e strategia? Giorgio ce lo indica con chiarezza e lucidità:
- ripensare le attività in logica BBB;
- riprendere il 4.0 per superare le barriere del distanziamento sociale per avere maggiore interazione tra le persone;
- proporre nuovi prodotti (es. le superfici antibatteriche);
- sapere che i problemi piccoli e persistenti rappresentano la “sabbietta” negli ingranaggi della nostra organizzazione.
Su questo quarto punto Giorgio è stato illuminante. Ci ha raccontato come i piccoli problemi, a volte troppo piccoli per essere presi in considerazione dai manager, creano una perdita di potenza per tutta l’azienda. La capacità di risolvere i problemi quotidiani a basso livello deve essere delegata alle persone che diventano parte attiva nella risoluzione. Spesso però le persone non hanno strumenti formativi e sociali per risolverli. Inoltre, spesso i problemi non dipendono solo da una persona, e quindi serve superare le difficoltà, di relazione con colleghi o superiori. Bisogna fare squadra. Il distanziamento sociale rischia di ingigantire questi piccoli problemi.
Nella logica BBB serve superare il distanziamento e aiutare le persone a superarli. Questa è l’immagine che ci offre Giorgio: insegnare alla persone a spazzare spesso e da sé la sabbietta dal proprio ingranaggio e non accettare che continui a girare male, aspettando che gli altri vengano improbabilmente a spazzarlo per noi.
La sabbietta negli ingranaggi
Per finire un consiglio prezioso per tutti: abbandonate il pensiero rivolto al passato e adottare un atteggiamento positivo perché ci aiuterà a fare scelte migliori.
Con questi presupposti non può mancare un esercizio per casa: fare una analisi di scenario o una analisi SWOT, guardare l’elenco con le opportunità nuove emerse e trovare il match con i nostri punti di forza. La strategia non potrà che giovarne.
Qualche consiglio pratico per ricominciare
Grazie Giorgio per questa iniezione superlativa di positività e cultura imprenditoriale.
In bocca al lupo a tutto il team di Anodica.
1 Comment
Chiaro, preparatissimo, lungimirante. Bellissima intervista