WeekenDoIt si avvicina.
Quattro giorni di conoscenza condivisa, la bellezza della Mole Vanvitelliana a fare da cornice e tanti workshop pratici e teorici – dalla fotografia alla stampa serigrafica, passando per ricamo, cucito e influencer marketing.
Dal 18 al 22 luglio, ad Ancona torna il festival “dedicato alla condivisione e all’apprendimento delle tecniche artigianali, sia tradizionali che innovative”.
Io ci sono stato l’anno scorso portando un workshop dedicato alla comprensione dei clienti. Quest’anno non ci sarò, se non con il cuore, visto che condivido con questo festival molte cose.
WEEKENDOIT: MI PIACE PERCHÉ
…è un evento che riunisce PMI e microimprese artigianali. Come Pesopiuma, uno dei 10 casi di impresa trattati nel libro “People branding: 10 leggi e 10 casi per imprese in via di innovazione” edito da Franco Angeli, che l’anno scorso è venuta come ospite e testimonial.
Il metodo Ain’t a Game è nato proprio per loro e grazie a loro.
E poi diciamocelo, anche noi liberi professionisti nel nostro piccolo ci sentiamo un po’ artigiani.
…è un luogo dove i maker si incontrano, dove ci si contamina con saperi diversi e si fa rete con una visione ecologica che è uno dei pilastri del mio approccio.
…è uno spazio di sperimentazione e prototipazione, pensato per trasformare le idee in qualcosa di concreto. Un po’ quello che ho fatto quando ho codificato diverse teorie e conoscenze per creare i Deck Ain’t a Game.
un po’ digital, ma molto practical
Mi piace anche perché è un po’ digital, ma molto practical.
In altre parole, probabilmente tornerai a casa con le mani sporche di inchiostro serigrafico, ma con un bracciale in resina fatto da te e con qualche toolbox sul digital marketing.
Non capita tutti i giorni. Capita un fine settimana. Il prossimo.
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